Nel rapporto 2016 di Federbet, presentato ieri al Parlamento Europeo, è stato sottolineato il grande impegno della Lega B nella lotta al match fixing.

L’Avvocato Guido Camera, che segue da vicino le vicende della Lega B ed era presente durante l’audizione, è intervenuto sull’argomento entrando nei dettagli di questo impegno, costante e mirato per tutta la stagione. Sono soprattutto tre le aree di intervento seguite: una riguardante il controllo e la formazione con una serie di incontri con le società (staff, giovanili e dirigenza) per spiegare in cosa consista l’illecito sportivo e l’omessa denuncia.

Un progetto che va avanti ormai da 4 anni e a cui si è aggiunto, da questa stagione, anche il contributo di Federbet; una prettamente di contrasto agli illeciti in sede giudiziaria con la Lega B che è stata la prima Lega Professionistica ad essere stata riconosciuta persona offesa del reato di frode sportiva. Questa rivoluzionaria class action è stata accolta dalle corti di Cremona e Catania con la Lega B che è stata ammessa quale parte civile nel dibattimento; l’ultima è ancora più operativa visto che la Lega B si è fatta promotrice di proposte legislative. Lo scorso settembre infatti il Governo italiano ha approvato un disegno di legge, proposto appunto dalla LNPB, che prevede la confisca dei beni di coloro che si rendono responsabili dei reati di frode sportiva e raccolta di scommesse. Lo stesso disegno di legge prevede anche la responsabilità penale delle persone giuridiche nel cui interesse vengono commessi i reati di frode sportiva e raccolta illecita di scommesse. Infine la Lega B ha anche proposto al Presidente della FIGC di riformare il codice di giustizia sportiva al fine di riconoscere espressamente alle leghe un ruolo di portatore di interesse.

Continua dunque il lavoro della Lega B per contrastare un fenomeno assolutamente contrario ai valori dello sport e ai principi che da sempre la seconda divisione italiana punta a diffondere.

Nel rapporto di Federbet si è infine parlato di alcune gare sospette, una quindicina circa tra Serie A e Lega Pro, segnalate dall’organizzazione a causa di flussi ritenuti anomali e su cui le autorità competenti indagheranno.

Fonte: legab.it

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