Questa mattina è stata firmata presso la Casa Circondariale di Terni la convenzione “Insieme per il decoro e la Sicurezza della Casa della Ternana” che permetterà a due detenuti attualmente associati all’Istituto di pena cittadino di lavorare, dal lunedì al venerdì, alla riqualificazione delle aree circostanti lo stadio Libero Liberati.
L’accordo è stato siglato da Questura di Terni, Ternana Calcio S.p.A., Casa Circondariale di Terni e Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Terni con la preziosa collaborazione di Alcea S.p.A. (che fornirà il materiale necessario).
Sono intervenuti il questore di Terni, Roberto Massucci, il vice presidente della Ternana Calcio, Paolo Tagliavento, il presidente della Lega di C Francesco Ghirelli, il direttore della Casa Circondariale Luca Sardella, il Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Terni, Silvia Marchetti ed il comandante del reparto di polizia penitenziaria, Fabio Gallo.

I presenti hanno posto l’accento sull’importanza a livello sociale che un’operazione del genere assume e riguardo il fatto che, una volta stabilito di metterla in pratica, il tempo occorso per essere operativi è stato davvero esiguo, segno che la volontà comune ha avuto il sopravvento per la soddisfazione di tutti.

Il vice presidente rossoverde Paolo Tagliavento si è detto “Orgoglioso di questa iniziativa, unica nel suo genere e che ha avuto, da subito, il consenso entusiasta del presidente Stefano Bandecchi. Come Società – prosegue il dirigente rossoverde – siamo felici di contribuire alla crescita sociale del nostro territorio anche attraverso operazioni come questa. Il Liberati sarà più bello anche grazie al lavoro di persone che magari trarranno giovamento da un’esperienza simile, con la speranza che possa anche servire loro per un adeguato reinserimento sociale una volta scontata la pena residua”.

Francesco Ghirelli, presidente della Lega di C: “Ringrazio la Ternana che ancora una volta si muove su un terreno innovativo, peraltro collimante con la mission della Lega diretta dal sottoscritto: territorio, socialità, legalità. Agevolare il reintegro nel tessuto sociale dei detenuti attraverso lavori da svolgere allo stadio, per definizione luogo di gioia, aumenta in me la convinzione di dover ascoltare con attenzione, imparare e trasferire questa esperienza in altre realtà del nostro Paese. Del resto – conclude il massimo esponente della Lega Pro – per determinare una crescita reale del calcio della nostra categoria e del calcio italiano in generale abbiamo sempre maggiore bisogno di valori positivi”.

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