L’Under 17 rossoverde guida la classifica del suo girone, abbiamo incontrato il suo allenatore, Mirko Pagliarini, che ha fatto il punto della situazione e parlato del futuro dei suoi ragazzi.

Mirko, puoi tracciare un primo bilancio?

“Certo, volentieri. Il bilancio è molto positivo, e questo aldilà della classifica che ci vede capolista. Ho notato una crescita costante dei ragazzi, grazie ad una disponibilità ed una voglia di migliorarsi sempre, di superare i propri limiti”.

Cosa ti ha più soddisfatto fino ad ora?

“Come ti dicevo prima la cosa che mi rende più soddisfatto ed orgoglioso è constatare questa voglia di essere protagonisti sempre e voglia di migliorarsi allenamento dopo allenamento. Questo non vuol dire vincere sempre ma avere il giusto approccio mentale”.

Siete primi in classifica, come si mantiene alta la concentrazione dei ragazzi?

“La concentrazione si mantiene alta ricordando alla squdara che non si è fatto ancora niente e che nel calcio come nella vita c’è sempre da migliorarsi. Anche perchè di quello che hai fatto di positivo, se non dai continuità a prestazioni e risultati, non si ricorda più nessuno!”.

Cosa ti aspetti dalla seconda parte della stagione?

“Mi aspetto che la squadra dimostri maturità. Non dobbiamo compiacerci o sentirci troppo bravi. Dobbiamo, tutti insieme, dimostrare di avere ancora tanta voglia di restare in alto e crescere da ogni punto di vista”.

Che idea ti sei fatto dell’attività del settore giovanile nel complesso?

“L’idea che abbiamo una Società, a partire dal presidente Stefano Bandecchi al vice presidente Paolo Tagliavento passando per Silvio Paolucci e Stefano Furlan che ha voglia di investire nel settore giovanile, non a parole ma attraverso azioni concrete. Abbiamo tutti gli strumenti a livello di materiale, di organizzazione e di disponibilità necessari per la crescita dei ragazzi che compongono il nostro settore giovanile”.

Un lavoro che condividi con staff e collaboratori.

“Ho la fortuna di avere uno staff professionale e professionista che mi dà una grossa mano. Dal vice Jacopo Rosati passando per il preparatore atletico Corrado De Luca, dall’allenatore dei portieri Simone Tommasi alla fisioterapista Anna Errico; e poi l’accompagnatore Rolando Sabatini. Il loro lavoro mi agevola e mi permette di concentrarmi solo sul ruolo di allenatore. Senza di loro e, naturalmente, senza i “miei” ragazzi, che sono gli attori principali, non avremmo ottenuto nulla di quello che siamo riusciti a conquistare fino ad oggi, tutti insieme”.

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